La stanza acustica

La stanza acustica è un luogo fisico, una vera e propria stanza se così la si vuol definire. Esso è un suo ambiente con un suo suono reso perciò propedeutico alla produzione del suono come parola o suono cosiddetto acustico non rielettrificato. Non rielettrificato nel senso che il suono naturale quello della naturale elettricità nella gravità dello spazio e del tempo non è assemblata per uso di un mezzo elettrico o elettronico, tipo microfono per intenderci. Pertanto, la produzione che si intende per creativa non è in questa forma né finalizzata ad un uso riproduttivo. La stanza acustica è un luogo privato sia in uso che rappresentazione non soggetto a produzioni artistiche poste in essere nel luogo privato della stanza acustica come oggetti di scambio economico; se un oggetto utile può essere realizzato anche per scambio di oggetti per uso di guadagno economico, ciò implica ugualmente che la persona possa usufruire delle sue conoscenze ed essere per la realizzazione di un proprio principio di comunicazione totale e vera di se stesso, oltre il principio stesso di uso e scambio economico utile a tal fine. La stanza acustica è un po’ il luogo del poeta, che con Giacomo Leopardi va sul colle dell’infinito e sente dentro di sé la poesia che scrive e, poi mentre è a casa che dorme e magari russa un po’ qualcun’altro legge nel suo animo per mezzo di un oggetto la poesia da lui scritta, ed ecco che Giacomo Leopardi in questo momento del suo russare è nella stanza acustica udendone il suono e, come si svegliasse guardandosi attorno pronuncia delle parole dedicate alla sua stanza. Ora viene da chiedersi a che pro il sito internet della stanza acustica? Questo sito è innanzitutto un posto di documentazione di ciò che vorrà realizzarsi nella stanza acustica, come citazione d’insieme e come ipotesi di riproduzione altra dedicata ai suoi temi – come ò detto alla parola creata che potrà essere riversata in scrittura, come suono che non avrà produzione bundle realizzata con un microfono di 120’ gradi di registrazione su di un registratore audio di un mp3 per voce. Nella stanza acustica non si definiranno per ora produzione di carattere video. In essa vi saranno momenti dedicati alla dimensione chiamata cavalletto, ciò consiste nella visione di un'unica opera di un autore posta appunto in visione sopra di un cavalletto per pittura. Altresì la stanza acustica a una dimensione di uso come posa fotografica per gli ambienti che sono della stanza acustica, e degli spazi o ambienti di là del teatro, fotografia o quant’altro da me personalizzato.

Patrizio Marozzi

Patrizio.marozzi@live.it

Questo locale è soggetto alla tassa imo italiana.  Euro 931 anno  

Breve sunto storico del locale divertimento.

Il locale nasce quando in piazza del Redentore vi nascevano i cocomeri. Così dopo il Convento del Divino Amore, dove dalla clausura vi era la seconda chiesa del Paese, insieme a quella dell’Annunziata precedente e storica legata a quella di Ascoli Piceno. Così quando nacque in Piazza del Redentore la chiesa, Cristo Re pian pianino scomparvero i cocomeri? Anacleto il nonno “americano”, comprò da un parente la terra e vi fece il locale. E lo dette in libera gestione, a un Fornaio pugliese Signorile. Così fu fin quando non si trasformò nella sanitaria extra. Il fornaio spostatosi nei pressi, vicino, in un locale in Via Carso, mi diceva sempre che lui era giunto prima di me. Io ancora non ero nato. Così come la piazza smise di fare i cocomeri? E fu fatta brecciolino, vidi molto bambino da sopra il locale il concerto di musica leggera di Gianni Morandi. Artefice della musica leggera italiana. In passato mi dissero che il locale fu fatto sopra elevato rispetto alla strada. Perché un tempo vi era l’andirivieni di alzare le strade sempre più lasciando le case sotto. Così dal brecciolino si passò all’asfalto. Sopra al negozio io e la mia famiglia costruimmo la casa, fin quando non feci più il tragitto con il triciclo, da dove abitavo al negozio. Quando uscimmo da questa casa per trovarci sopra al negozio. Non ritrovammo la chiave della casa da dove eravamo usciti. Ma questa è un’altra storia troppo fantastica. Così fatto l’asfalto sulla piazza, fatte le aiole, pur non potendosi divenne il posto preferito dei camionisti che la riempirono con i loro camion. Era divenuto un posto molto fantastico per giocarci a nascondino. Poi vi fu un incidente di quei tamponamenti a catena dove furono coinvolte file interminabili di camion da Milano sino a Tutta l’Adriatica. Fu come turnare a casa con il camion senza muoversi. E da dopo i cocomeri con Gianni Morandi, La piazza prese anche una mansione politica, tra la festa dell’unità e la festa dell’amicizia. Poi pian piano fu restituita alle persone.